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Canal Grande

Zona

SESTIERI DORSODURO, SANTA CROCE, SAN POLO, CANNAREGIO e SAN MARCO

Da non perdere

  • L’intero percorso
  • Le facciate degli edifici ai suoi lati
    1. Cronologia

    Età preromana Gli antichi Veneti cominciarono la costruzione di palafitte, usando il canale per la pesca e il commercio del sale.
    Originariamente l’attuale Canal Grande era chiamato Rio Businiacus e corrispondeva al tratto finale di un antico fiume che forse era il Medoacus, ormai scomparso o forse era un ramo dell’ancora esistente Brenta.

    Inizi IX sec. Il doge si trasferì da Malamocco a Rivalto, allora chiamato Rivoaltus, posto lungo le acque del Rio Businiacus. Il Rio si affermò sempre di più come un canale utile per i commerci e sicuro anche per le barche di maggiori dimensioni sebbene esposto alle maree e non ancora bonificato.

    XI sec. La zona di Rialto fu oggetto di un importante sviluppo con la realizzazione di abitazioni private ed edifici pubblici per lo più legati al settore del commercio, tra i quali oltre alla zecca e a un foro per gli scambi tra mercanti, Palazzo Camerlenghi e Palazzo dei Dieci Savi.

    1181 Fu realizzato un ponte fatto con barche per collegare Rialto all’area destinata alle mercerie. sostituito nel secolo successivo da un ponte di legno con botteghe.

    XIII sec. Cominciarono ad essere realizzate le case-fondaco, ossia ad edifici che avevano una destinazione mista: residenza dei mercanti e magazzino per le merci. Esse presentavano a piano una curia, cioè un portico aperto che dava direttamente sull’acqua adibito al carico-scarico merci dalle imbarcazioni. Dal portico si accedeva ai magazzini e quindi ad cortile.
    Al primo piano era presente un loggiato esterno e una grande sala interna collegata a varie stanze del mercante. C’è poi un piano intermedio erano gli ambienti destinati ad uffici. La casa-fondaco ha spesso due torrette, le cosiddette “torre selle”, che hanno una funzione difensiva.
    Esempi di case fondaco sono: il Fontego dei Turchi e il Fontego dei Tedeschi.

    1204 Con la IV crociata e il sacco di Costantinopoli la città di arricchì di molti tesori e elementi di arredo trafugati dai mercanti Veneziani.

    Metà XIII-Inizi XIV sec. Si affermò lo stile architettonico bizantino comunque inserito dentro le forme usate in precedenza.
    Il nuovo stile veneto-bizantino cominciò ad essere usato per la realizzazione dei nuovi edifici e la ricostruzione di quelli vecchi, spesso arricchiti con elementi che i mercanti trasportavano dall’oriente: colonne, capitelli, fregi.
    I palazzi di questo periodo presentano facciate divise in tre parti, ampi loggiati con archi a tutto sesto, grandi finestre e sono ricchi di marmi e decorazioni policrome.
    Esempi di palazzi in questo stile sono: Ca’ Farsetti, Ca’ Loredan , Ca’ Da Mosto, Palazzo Morosini Sagredo e Palazzo Bembo.

    Fine XIV – XV sec. Si affermò lo stile gotico, nella forma del cosiddetto gotico fiorito.
    L’evoluzione si evidenzia nell’utilizzo di colonne più strette, di archi a sesto acuto, di marmi traforati, di intonaci policromi, di quadrilobi (cornici composte da quattro semicerchi disposti a croce).
    Esempi di edifici in questo stile sono: Palazzo Bernardo, Il Convento di Santa Maria della Carità, attualmente sede delle Gallerie dell’Accademia e soprattutto Ca’ d’Oro, oltre ai numerosi edifici nell’ultimo tratto del canale tra i quali Ca’ Foscari, Palazzo Pisani Moretta, Palazzo Barbaro, Palazzo Loredan dell’Ambasciatore e Palazzo Cavalli-Franchetti.

    Fine XV sec. Cominciarono ad affermarsi elementi propri dello stile rinascimentale, quali ampie facciate, cortili interni, finestre ampie e numerose con archi a tutto sesto e colonne appartenenti ai tre ordini dell’arte classica.
    In questo periodo si affermò l’usanza di arricchire le facciate dei palazzi con affreschi di autori quali il Tintoretto o il Veronese. Questi purtroppo oggi non sono più visibili.
    Esempi in questo stile sono: il Palazzo di Ca’ Dario e Palazzo Corner Spinelli, Ca’ Vendramin-Calergi, Palazzo Papadopoli di Gian Giacomo de’ Grigi e Palazzo Grimani di San Luca di Michele Sanmicheli.

    1527 Jacopo Sansovino iniziò la progettazione delle Fabbriche nuove di Rialto, di Palazzo Corner della Ca’ Grande e Palazzo Dolfin Manin, tra i maggiori esempi di architettura rinascimentale a Venezia.

    1582 Alessandro Vittoria avviò la realizzazione di Palazzo Balbi dando vita ad una nuova fase della storia dell’architettura veneziana: la fase del barocco.

    XVII sec. In questo periodo aumentò notevolmente il numero delle famiglie patrizie e si ampliarono i criteri per l’accesso al Maggior Consiglio. Fu dunque un periodo particolarmente prolifico per l’edilizia sul Canal Grande. Le nuove famiglie patrizie volevano infatti dimostrare la loro potenza costruendo ricche dimore, mentre le famiglie patrizie più antiche intervenivano sulle proprie abitazioni rinnovandole e ampliandole per non sfigurare.

    1631 Baldassarre Longhena ebbe un ruolo importante nell’affermazione nell’architettura veneziana dello stile barocco, con la realizzazione prima della Basilica di Santa Maria della Salute, poi dei palazzi di Ca’ Pesaro e Ca’ Rezzonico e della Chiesa degli Scalzi.
    Caratteristiche del nuovo stile sono le cornici particolarmente rifinite, i timpani spezzati, la presenza negli edifici di numerose sculture, ornamenti e decorazioni.
    Esempi di questo stile sono: Palazzo Labia, Chiesa di San Stae e Ca’ Corner della Regina.

    Metà XVIII sec. Si affermò lo stile neoclassico prima con Giovanni Antonio Scalfarotto che realizzò la Chiesa di San Simeon Piccolo, a pianta centrale con pronao in stile corinzio e una cupola rivestita da una lanterna a forma di tempietto, poi con Massari che realizza Palazzo Grassi.

    1797 Si concluse la lunga vita della Repubblica Veneta e questo portò ad un interruzione di molti lavori in corso sul Canale Grande. Esempi ne sono le facciata della Chiesa di San Marcuola che è incompiuta e il Palazzo Venier dei Leoni la cui costruzione si fermò a pianterreno.

    Inizi XIX sec. Si assistette a demolizioni volute dai francesi, come quella del Fondaco dei Persiani o di varie chiese, prima depredate delle loro opere d’arte. Gli austriaci demolirono invece la Chiesa della Croce.

    1860 Fu demolita la Chiesa di Santa Lucia per consentire l’insediamento della Stazione di Venezia Santa Lucia.
    1861 Venezia entrò a far parte del Regno d’Italia e ciò determinò una ripresa delle costruzioni sul Canal Grande. Lo stile usato fu il neogotico. Esempio ne è la Pescaria di Rialto.

      Descrizione

    Il Canal Grande, tra i molti canali di Venezia è il più grande e il più celebre.

    Esso, chiamato dai Veneziani “Canalazzo” è lungo circa 3,800 kilometri, ha una larghezza che va dai 30 mt ai 70 mt dei tratti più ampi e presenta in media una profondità di 5 mt.

    Procedendo dal Ponte della Libertà fino al Bacino di San Marco, dove si immette, attraverso un tragitto a forma di “S” alla rovescia, divide in due il centro storico di Venezia, offrendo al navigatore che lo percorre uno spettacolare vista su alcuni degli edifici più belli e sontuosi di Venezia.

    Oltre ad essere luogo di transito di fitti scambi commerciali, per tutto il periodo del massimo splendore di Venezia fu il luogo di fronte al quale i nobili più ricchi erano soliti costruire i loro palazzi di rappresentanza. Esso è costeggiato da 170 residenze, la maggior parte realizzati tra il XII e il XVIII secolo, numerose chiese, campi ed edifici di vario genere. E’ costeggiato da cinque dei sei sestieri di Venezia e in esso confluiscono 45 rii. E’ attraversato da sette ponti (quattro pedonali, due automobilistici ed uno ferroviario), dei quali il più antico e famoso è quello di Rialto, mentre il più recente è il Ponte della Costituzione del 2008.

    Il Canal Grande dapprima percorre un tratto verso sud-est, per girare a nord-est presso il Ponte della Costituzione e formare una ansa piuttosto ampia, compresa tra il Ponte degli Scalzi e Ponte di Rialto e in cui confluisce il Canale di Cannaregio. Esso si dirige quindi a sud-ovest, poi, dopo la “volta de Canal”, verso sud e a est nel suo ultimo tratto, che va dal Ponte dell’Accademia alla Punta della Dogana,.

    Quasi tutte le abitazioni sono senza marciapiedi ed emergono direttamente dal canala. Solo in brevissimi tratti ci sono le cosiddette “fondamente” per poter procedere a piedi lungo la sua costa.

    Percorrendo il Canale con una gondola o un più economico vaporetto, si aprirà davanti al turista uno scenario unico al mondo e lungo il tragitto si osserveranno edifici unici e diversissimi tra di loro, accomunati tutti dal fatto di rispecchiarsi nelle acque del Canale, che funge da specchio di questo incantevole scorcio di città. Le diverse costruzioni sono la rappresentazione dei diversi stili che nella storia artistica ed architettonica della città si sono susseguiti e osservandoli il navigatore potrà avere contezza di questa evoluzione.

    Itinerario

    Partendo dal Ponte della Libertà in direzione Bacino di San Marco, questi sono i monumenti e i luoghi di interesse che si potranno osservare dal Canale.

    Sulla riva destra

    Sulla riva sinistra

    Ponte della Libertà

    Ponte della Costituzione

    Palazzo Emo Diedo

    Stazione di Venezia Santa Lucia

    Chiesa di San Simeon Piccolo

    Palazzo Adoldo

    Palazzo Foscari Contarini

    Chiesa di Santa Maria di Nazareth

    Ponte degli Scalzi

    Palazzo Flangini

    Chiesa di San Geremia

    Palazzo Labia

    Canale di Cannaregio

    Fontego dei Turchi – Museo di Storia Naturale)

    Palazzo Belloni Battagia

    Ca’ Vendramin Calergi

    Fontego del Megio

    Ca’ Tron

    Palazzo Duodo

    Palazzo Molin Erizzo

    Chiesa di San Stae

    Palazzo Molin Querini

    Ca’ Pesaro – Museo d’Arte Moderna

    Palazzo Correggio

    Ca’ Corner della Regina

    Ca’ Favretto

    Ca’ d’Oro – Galleria Franchetti)

    Ca’ Sagredo

    Palazzo Michiel dalle Colonne

    Palazzo Smith Mangilli Valmarana

    Ca’ Da Mosto

    Palazzo Bolani Erizzo

    Palazzo dei Camerlenghi – Corte dei Conti)

    Fontego dei Tedeschi – Poste)

    Ponte di Rialto

    Palazzo dei Dieci Savi

    Palazzo Dolfin Manin – Banca d’Italia)

    Palazzo Bembo

    Ca’ Loredan – Municipio

    Ca’ Farsetti – Municipio

    Palazzo Cavalli

    Palazzo Giustinian Businello

    Palazzo Grimani di San Luca

    Palazzo Papadopoli

    Palazzo Donà della Madoneta

    Palazzo Bernardo

    Palazzo Corner Spinelli

    Palazzo Barbarigo della Terrazza

    Palazzo Mocenigo

    Palazzo Pisani Moretta

    Palazzo Tiepolo Passi

    Palazzo Marcello dei Leoni

    Palazzo Balbi – Giunta regionale Veneto)

    Ca’ Foscari – Università

    Palazzo Moro Lin

    Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento Veneziano

    Palazzo Grassi

    Chiesa di San Samuele

    Palazzetto Stern

    Palazzo Malipiero

    Palazzo Loredan dell’Ambasciatore

    Palazzi Contarini degli Scrigni e Corfù

    Palazzo Giustinian Lolin

    Scuola Grande di Santa Maria della Carità – Gallerie dell’Accademia

    Ponte dell’Accademia

    Palazzo Brandolin Rota

    Palazzo Cavalli-Franchetti

    Palazzo Contarini Dal Zaffo

    Palazzo Barbaro a San Vidal

    Campo San Vio

    Palazzo Barbarigo

    Palazzo Da Mula Morosini

    Palazzo Venier dei Leoni (Collezione Peggy Guggenheim)

    Palazzo Corner della Ca’ Granda – Provincia e Prefettura

    Palazzo Pisani Gritti

    Palazzo Genovese

    Abbazia di San Gregorio

    Palazzo Ferro Fini – Consiglio Regionale del Veneto

    Palazzo Contarini Fasan (“Casa di Desdemona”)

    Basilica di Santa Maria della Salute

    Punta della Dogana

    Ca’ Giustinian – Municipio e Biennale

    Harry’s Bar

     

      Trasporti

    E’ indispensabile per il turista fare un giro sul Canal Grande. Per farlo si potranno utilizzare:

    Gondola

    E’ il tipico mezzo di locomozione veneziano ed è sicuramente il mezzo di trasporto migliore e più suggestivo

    Taxi acquatici

    Vaporetti

    LINEE

    Le linee che permettono di percorrere tutto il canale sono le n.1 e 2. E’ consigliabile utilizzare la linea n.1 perché è più lenta e permette al visitatore di godere meglio dello spettacolo che gli si presenta innanzi. La linea n1. impiega infatti 40 minuti circa, la n.2 impiega 30 min. circa.

    Fermate

    Le fermate sono: Piazzale Roma, Ferrovia, Riva de Biasio, S. Marcuola, San Stae, Ca’ d’Oro, Rialto Mercato, Rialto, San Silvestro, Sant’Angelo, San Tomà/Frari, Ca’ Rezzonico, San Samuele-Palazzo Grassi, Accademia, S. Maria del Giglio, Salute, S. Marco Vallaresso.

    Traghetti

    Per l’attraversamento da una riva all’altra del Canal Grande è possibile utilizzare i cosiddetti gondoloni, chiamati dai veneziani anche barchette, che sono di fatto traghetti adibiti al trasporto di persone, max 14, da una stazione all’altra.

    In passato ve ne erano molti. Attualmente ci sono traghetti di collegamento tra questi stazi:
    Ferrovia – San Simeon Piccolo, San Marcuola – Fondaco dei Turchi, Santa Sofia – Pescaria, Fondamenta del Vin – Riva del Carbon (a Rialto), San Tomà – Sant’Angelo, San Barnaba – San Samuele, San Gregorio – Santa Maria Zobenigo.

      Eventi

    Il Canal Grande è teatro di diverse manifestazioni che si svolgono durante l’anno. In particolare tra le più importanti:

    Regata storica

    Si tratta di un evento insieme sportivo e folcloristico che si tiene la prima domenica di settembre di ogni anno ed è inerente una disciplina diffusa a Venezia con il nome di Voga alla Veneta.

    Accanto alla competizione vera e propria che mette in gara tra di loro praticanti della suddetta storica disciplina sportiva, si assiste ad un magnifico corteo storico, con imbarcazioni del 1500, gondolieri in costume e figuranti, organizzato per rievocare il passato di Venezia come potenza marinara indipendente.

    La Regata storica non è l’unica regata che si svolge a Venezia ma è l’appuntamento più importante nel calendario delle oltre cento gare remiere che si svolgono in laguna.

    Festa della Madonna della Salute

    Essa si svolge il 21 novembre, giorno in cui la città ringrazia la Madonna per aver sconfitto la peste del 1630. In questa occasione dal Campo di Santa Maria Zobenigo viene realizzato un ponte di barche sul Canal Grande per consentire ai numerosi pellegrini di raggiungere la Basilica. In Campo della Salute si allestiscono bancarelle in cui si può comprare la cosiddetta “castradina”.