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Murano

Zona

ISOLA DI MURANO

Orari

La biglietteria chiude mezz’ora prima. Il 25 dicembre, il 1 gennaio e l’1 maggio rimane chiuso.

Aprile-Ottobre
da lunedì a domenica, compresi festivi: 10.00-18.00 (chiusura biglietteria ore 17.30). Chiuso 01/05

Novembre-Marzo
da lunedì a domenica, compresi festivi: 10.00-17.00 (ultimo ingresso ore 16.00). Chiuso 25/12 e 01/01.

Prezzi

Biglietti interi: € 8,00.
Biglietti ridotti per ragazzi 6-14 anni, studenti 15-25 anni, accompagnatori gruppi, ultrasessantacinquenni, dipendenti Ministero Beni culturali, soci FAI € 5,50
Ingresso gratuito per nati o residenti Comune di Venezia, membri ICOM, bambini 0-5 anni, disabili, guide autorizzate, interpreti con gruppi, una persona per ogni gruppo di 15.
Ingresso con un intero e altri ridotti per famiglie con due adulti e almeno un ragazzo 6-18 anni.
Biglietto € 4,00 per studenti in gita scolastica (1 settembre-15 marzo).

L’alternativa ai biglietti interi o ridotti è il MUSEUM PASS che consente l’ingresso a tutti i Musei della rete Musei Civici di Venezia e vale per 6 mesi.
Pass interi € 20, ridotti € 16,00
Possibilità di acquistare un Pass intero e gli altri ridotti per famiglie con due adulti e almeno un ragazzo 6-18 anni.
Pass € 10,00 per studenti in gita scolastica (1 settembre-15 marzo).

Da non perdere

  • Museo del vetro
  • Faro
  • Chiese
  • Palazzo Da Mula
    1. Descrizione

    Inizi IX sec. I profughi di Altino, durante le invasioni barbariche, fondano il centro di Murano.
    840 L’isola di Murano è citata nel “factum lotharii”.
    XI sec. – XII sec. Si afferma come luogo di transito per coloro che da Torcello ed Equilio si spostano a Venezia.
    1171 Viene incorporata nel Sestiere di Santa Croce.
    1275 Tornò a godere di una parziale autonomia e ad avere un suo podestà e un proprio Maggior Consiglio. Aveva anche una propria moneta.
    1295 La Repubblica di Venezia sancì il trasferimento delle fornaci da Venezia a a Murano per evitare incendi in città.
    Inizi XIX sec. Durante la dominazione napoleonica furono demoliti vari edifici e privata di molte opere d’arte.
    1923 Il territorio di Murano entrò a far parte del Comune di Venezia.

      Descrizione

    Murano è un’isola della Laguna Veneta, situata a nord-est di Venezia, lungo il canale dei Marani
    Il centro è formato da sette isole, di cui due artificiali, percorse come la città di Venezia da rii e canali, unite tra loro da ponti attualmente abitate da circa 5.800 persone.

    La località è nota in tutto il mondo per la lavorazione del vetro che ha origini antichissime.
    Nonostante ci siano testimonianze antiche che sembrano evidenziare la presenza a Murano dell’attività artigianale legato alla lavorazione del vetro già prima del 1000, comunemente si fa risalire lo sviluppo di questa forma di artigianato al 1295 quando la Repubblica di Venezia stabilì che tutte le vetrerie cittadine fossero trasferite a Murano. Ciò al fine di evitare il ripetersi dei frequenti incendi, causati dalle fornaci dei laboratori dei vetrai di particolare gravità per il fatto che le costruzioni erano soprattutto fatte in legno.
    La presenza delle vetrerie all’interno di un’isola consentiva peraltro a Venezia di controllare meglio l’attività degli artigiani vetrai, impossibilitati di fatto a lasciare la loro terra per recarsi altrove. Per spostarsi fuori da Venezia avevano addirittura bisogno di un permesso.
    Fu comunque invitabile che alcuni di questi maestri lasciarono Venezia esportando all’estero la loro arte e creando anche problemi all’industria veneziana. Ciò in particolare con l’avvio della fabbricazione dei cristalli di Boemia nel XV secolo, la cui tecnica richiama in parte quella dei vetrai veneziani.
    L’artigianato veneziano rispose bene alla concorrenza specializzandosi nella lavorazione dei lampadari, che divennero rapidamente celebri in tutto il mondo.
    Ai maestri vetrai erano concessi particolari privilegi. Ad esempio essi erano gli unici che anche qualora non fossero stati nobili, avevano la possibilità di sposare le figlie di patrizi.
    Ancora oggi l’arte dei vetrai di Murano è nota in tutto il mondo e la Regione Veneto difende la denominazione d’origine degli oggetti in vetro realizzati nei laboratori dell’isola di Murano.

    Museo del Vetro – Palazzo Giustinian

    Il Museo di vetro è sicuramente il luogo di Murano di maggior interesse storico e artistico per i turisti.
    E’ ospitato da un palazzo in stile gotico che un tempo era la residenza dei vescovi di Torcello. Nel 1805 con al dominazione napoleonica e la soppressione della diocesi di Torcello, il palazzo divenne proprietà del patriarcato di Venezia.
    Esso ospita una meravigliosa collezione di lampadari, il più grande dei quali ha sessanta bracci ed è opera dei Maestri vetrai Lorenzo Santi e Giovanni Fuga.
    Il Museo ha ospitato anche una scuola per la produzione del vetro soffiato.

    Faro

    Il Faro di Murano è una costruzione sicuramente atipica rispetto alla collocazione. Esso infatti si trova piuttosto distante dal mare ma per mezzo di un sistema di specchi il suo fascio di luce riesce a illuminare la Bocca di Porto del Lido.
    Esso ha una forma cilindrica e deriva da un antico faro medievale che consisteva in una torre di legno in cima alla quel veniva acceso il fuoco che consentiva con un gioco di specchi di derivazione romana di illuminare tutta la laguna.
    Durante l’alto Medioevo, il faro si ergeva sotto forma di torre in legno, non troppo alta, alla cui sommità venivano accesi dei fuochi; la luce prodotta dal fuoco veniva riflessa mediante un gioco di specchi, così secondo una tecnica adottata addirittura dai Romani veniva illuminata la Laguna.

    Palazzo Da Mula

    Il Palazzo ospita la sede del Municipio di Murano che vi organizza mostre in particolare legate all’artigianato del vetro.

    Chiese

    Prima dell’avvento di Napoleone Bonaparte, nell’isola si contavano diciotto tra chiese, monasteri e conventi. Oggi rimangono solamente tre chiese (Santa Maria e Donato, San Pietro Martire, Santa Maria Degli Angeli), mentre sono visibili i resti di alcune altre chiese come Santa Chiara, San Maffio e Santo Stefano.

    Basilica dei Santi Maria e Donato

    La chiesa è del VII secolo, in origine era dedicata a Maria ma assunse l’attuale denominazione dopo che nel 1125 al suo interno furono collocate le reliquie di San Donato.
    La facciata richiama lo stile ravennate del tempo. All’interno essa presenta tre navate, un’abside centrale rivolto verso est e ornato con il mosaico in stile bizantino, delle seconda metà del XII sec., raffigurante la Madonna, Di notevole importanza è il pavimento che richiama quello della basilica di San Marco.

    Chiesa di Santa Maria degli Angeli

    Essa prende il nome dal Canale su cui si affaccia, anticamente detto di Santo Stefano.
    Costruita agli inizi del XII sec. essa fu ricostruita nel XVI sec.. La chiesa fu visitata nel 1574 da Enrico III, re di Francia e da qui furono trasportate nel 1907 le spoglie del doge Sebastiano Venier, vincitore della Battaglia di Lepanto nella basilica dei Santi Giovanni e Paolo. Era un tempo ricca di opere d’arte che nel tempo furono trasferite altrove.
    Una parte dell’edificio fu trasformata in ospizio per le famiglie bisognose. Il campanile è della metà del XVI sec.

    Chiesa di San Pietro Martire

    La chiesa si affaccia sul Rio dei Vetrai. La costruzione originaria della metà del XIV secolo fu distrutta da un incendio. Essa fu ricostruita nel 1511. Al suo interno presenta tre navate ai cui lati trovano ospitalità alcune opere di Giovanni Bellini: Assunzione della Vergine e Santi e Il doge Barbarigo presentato alla Vergine e al Putto. I suoi lampadari in vetro sono di grande pregio. Qui il famoso vetraio muranese Giorgio Ballarin fece costruire per sé e la sua famiglia una Cappella, che trova posto nella parte destra dell’edificio.

    Si tratta di un edificio gotico del XII secolo con elementi che richiamano allo stile Veneto-Bizantino; sorge a fianco del Canal Grande di Murano, vicino Ponte Vivarini. La costruzione andò distrutta nel 1817 ed è stata di recente completamente restaurata.