Parigi
Storia e Cultura

Una storia rivoluzionaria

Origine del nome

In origine la regione su cui oggi sorge Parigi era abitata da tribù di orgine celtica, i

Galli Parisii, che avevano creato un proprio insediamento in un’ansa della Senna.
L’antico nome della città era “Lutetia”, “Lutece” in francese, termine derivante dalla radice celtica “luteo” che significava palude e che probabilmente richiamava alle paludi esistenti circa 40.000 anni fa nella zona compresa tra l’attuale quartiere di Monmartre e il monte di Sainte Genevieve, un tempo denominato Lucocetia. Fu poi a partire dal 360 che Lutetia comincò ad essere chiamata Paris dal nome dei suoi antichi abitanti.

Fondazione della città

Nel 53 a.C. le truppe romane guidate da Tito Labieno sconfissero le popolazioni dei Parisi e fondarono un proprio insediamento in una porzione di territorio alla confluenza del torrente Bievre con il fiume Senna che denominarono Lutetia Parisorum.

Età romana

Dopo la conquista della Gallia ad opera di Giulio Cesare Lutetia diventò un importante centro commerciale per l’intera regione. In particolare la posizione centrale della città e la vicinanza della Senna favorì lo sviluppo del trasporto fluviale.
Da un punto di vista urbanistico i confini della città si svilupparono a sinistra della

Senna, mentre i romani costruirono un acquedotto di 26 km, un foro, delle terme, un teatro e un anfiteatro, noto con il nome di Les Arenes de Lutece.

Nel III secolo la città fu cristianizzata da Dionigi,primo vescovo della città, ucciso nel 250 e divenuto in seguito patrono della città come Saint Denis. Il santo dopo essere stato arrestato fu ucciso insieme a due compagni nella collina che prima di chiamava Mons Mercurius e che in seguito prese il nome di Monmarte, Monte dei Martiri.

Nel 360 secolo la città cominciò ad essere denominata Parigi perdendo l’antica denominazione di Lutetia Parisorum.

Tra il IV e il V secolo Parigi fu teatro di scontri e assedi. Nel 383 Massimiano proclamato imperatore dalle legioni romane in Britannia sconfisse l’Imperatore Graziano e acquisì il controllo della Gallia oltre che della Britannia e della Hispania.
Nel 445 Clodione, re merovingio dei Franchi Sali saccheggiò la città. Nel 451 la popolazione guidata da Geneviève, la futura Santa Genoveffa, salvò Parigi dagli Unni di Attila. Nel 461 la città subisce un nuovo assedio da Cheldrico I.

Età medievale

Nel 486 Clodoveo I, della dinastia dei Merovingi, conquistò la città che successivamente e per diversi secoli fu capitale del Regno dei Franchi.
Con l’avvento di Carlo Magno nell’VIII secolo la città perse il suo ruolo centrale a vantaggio di Aquisgrana.

Dall’845 Parigi subì diversi assedi fa parte dei Vichinghi, finche nel 911 questi ultimi si insediarono stabilmente in Normandia in base a quanto previsto nel Trattato di Saint Clair sur Epte. A Parigi insediarono la propria capitale la dinastia dei Robertingi, i quali
sconfitti i Normanni divennero re dei Franchi. In questo periodo lo sviluppo urbanistico della città fu soprattutto basato sull’opera di fortificazione e sul prosciugamento delle paludi circostanti.

Dal XII secolo fu interessata da un forte sviluppo economico. Acquisì sempre maggiore potere la corporazione dei Nauti, i commercianti fluviali che sin dal primo Medioevo per diversi secoli governarono la città e il cui simbolo divenne patrimonio dell’intera cittadina.

Nel XIII secolo Parigi comincia ad affermarsi come un importante centro culturale, tra i maggiori in Europa. Nel 1246 l’Università parigina diventa autonoma e nel 1257 viene fondata la Sorbona.
Comincia in questo periodo ad essere urbanizzata la parte a destra della Senna, la cosiddetta Rive Droite, che per abitanti comincia a superare la parte storica.
Questa zona della città che prese il nome di “Saint Germain” divenne la sede di nuovi enti e istituti di formazione. Le nuove costruzioni erano in stile gotico, di cui Parigi divenne indiscutibilmente luogo principale di sviluppo.

Nel XIV secolo Parigi conta circa 150.000 abitanti e attraverso una strenua difesa della propria autonomia, la città si ampliò ulteriormente sulla Rive Driote. Nel 1380 Carlo V realizza nuove mura cittadine.

Nel 1437 Carlo VII della dinastia dei Valois, incoronato Re di Francia nel 1429 nella Cattedrale di Reims trasformò Parigi nella capitale del suo Regno, mettendo fine alla Guerra dei Cent’anni che aveva visto i francesi scontrarsi con l’Inghilterra.

Età moderna

XVI sec.

Il 12 maggio del 1588 Enrico III, ultimo re della dinastia dei Valois, fuggì da Parigi in seguito ad una insurrezione di estremisti cattolici. Il successore al trono di Francia, l’ugonotto Enrico III, della dinastia dei Borboni, prima di poter entrare in città dovette
convertirsi alla religione cattolica.

XVII sec.

Nel XVII sec. la città fu sede del movimento di opposizione del Parlamento, denominato “Fronda”, contro il Cardinale Mazzarino e il regime dei Borboni. Luigi XIV cercò di rimediare alla situazione lasciando Parigi e trasferendo la sua corte a Versailles.

XVIII sec.

Agli inizi del ‘700 Parigi aveva ormai le dimensioni di una grande città con una popolazione di seicentomila unità e una superficie di 1.100 ettari. I sovrani Luigi XV e Luigi XVI avevano portato avanti una politica di accentramento del potere, di spese folli per arricchire la propria corte e non sembravano in grado di frenare la pesante crisi economica che interessava il Paese.

Rivoluzione francese

Nel 1788 il sovrano con l’obiettivo di attenuare i movimenti di protesta convocò gli Stati generali, formati dai delegati delle diverse classi sociali, ma per nulla rappresentativi della reale composizione della società francese.

Il 5 maggio del 1789 si insediarono a Versailles i vari componenti degli Stati Generali ma i membri del Terzo Stato si autoproclamarono Assemblea Nazionale, avviando un confronto istituzionale con il Re.
Il 14 luglio del 1789 si assistette ad una accelerazione degli eventi con la Presa della Bastiglia da parte dei cittadini e la conseguente abolizione del regime feudale e la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del cittadino proclamate dall’Assemblea Nazionale.

L’arresto del Re che cercò di opporsi alla Rivoluzione avvenne il 10 agosto del 1792 dopo che i Parigi insorsero con due grandi manifestazioni alle Tuileries.
Il 21 settembre venne dichiarata l’abolizione della Monarchia da parte della Convenzione Nazionale, assemblea eletta a suffragio universale.
All’interno della Convenzione i giacobini, la componente più radicale guidata da Roberspierre, presero in mano la situazione sconfiggendo i girondini che costituivano la parte più moderata e istituirono una sorta di dittatura che si esplicò nell’istituzione del Comitato di Salute pubblica. Parigi fu teatro della cosiddetta politica del terrore, nonché di numerose decapitazioni con la celebre ghigliottina, divenuta in quegli anni simbolo della rivoluzione e strumento di lotta contro coloro che si opponevano agli ideali rivoluzionari.

Nel 1794 la congiura termidoriana pose fine alla dittatura dei gicobini e alla politica del terrore di Roberspierre. Venne approvata una nuova Costituzione che affidava il potere esecutivo ad un Direttorio e si assistette ad un periodo di stabilizzazione e di espansione militare.

Nel 1796 a Napoleone fu affidato il comando dell’armata in italia. Dopo aver assoggettato al dominio francese gran parte della penisola italiana, nel 1798 lo stesso Bonaparte guidò una spedizione in Egitto.

L’8 novembre del 1799 si assistette ad un nuovo colpo di stato dei giacobini contro il Direttorio e Napoleone, sbarcato un mese prima con le sue truppe a Frejus, approfittò della situazione per acquisire il potere. Fu prima nominato Primo console, poi dal 18 maggio del 1804 Imperatore dei francesi.

Età contemporanea

XIX sec.

Nel 1830 dopo l’emanazione delle Ordinanze di Saint Cloud che abolivano le Camere da parte di Carlo X il popolo parigino insorse nelle Tre Gloriose Giornate dal 27 al 29 luglio e costrinse il Re a lasciare il potere.
Nella metà del XIX secolo la città è interessata da un nuovo periodo di espansione e crescita urbanistica. Parigi superò il milione di abitanti, le cinta murarie vennero ampliate in modo da comprendere altri villaggi circostanti e soprattutto vennero realizzate una serie di nuova piazze e quartieri.
Fu sistemato il Lungosenna e vennero completati l’Arco di Trionfo e Place de la Concorde.
In particolare nel 1852 e il 1872 Parigi fu interessata da un importante processo di modernizzazione da alcuni considerato una vera e propria rivoluzione urbanistica.

Autore di questo intervento fu Georges Eugène Haussman, Prefetto della città, durante il regno di Napoleone III.
Tra gli obiettivi che animarono l’intervento c’erano il fatto di decongestionare le vie dalla città che negli anni era cresciuta demograficamente, era percorsa da mezzi trainati da cavalli, da treni, allargando gli spazi e ridurre la presenza di spazi stretti che si prestavano ad ospitare riunioni promosse dagli oppositori al regime, nacque la realizzazione di grandi viali alberati.

L’opera di Hausmann trasformò radicalmente la città, sia nel centro che nelle zone periferiche. Le sue stradine e le strette vie caratteristiche lasciarono il posto a larghe strade, ampi viali alberati e grandi piazze. Le facciate, gli arredi urbani, gli edifici pubblici e i monumenti seguirono un’impronta moderna e ispirata alla grandezza.

Alla fine del XIX secolo la città ampliò ulteriormente i suoi confini fino ad arrivare a circa due milioni di abitanti. Nel 1873 fu avviata la costruzione della Basilica del Sacro Cuore, mentre nel 1889 iniziò la realizzazione della Tour Eiffel. In questo periodo Montmartre diventò per antonomasia il quartiere degli artisti “bohemien”.

XX sec.

Il XX secolo vide Parigi vittima delle aggressioni tedesche. Nella prima guerra mondiale la città riuscì ad evitare l’invasione da parte dei tedeschi in seguito alla Battaglia della Marna nel 1914.
Nel 1940 Hitler occupò invece Parigi, dichiarandola città aperta. La bandiera nazista sventolò persino sulla Tour Eiffel. La città peraltro fu considerata da Hitler come un esempio da seguire nella modernizzazione di Berlino.
Durante il conflitto la città non fu oggetto di bombardamenti in quanto non era uno snodo ferroviario militare, né sede di fabbriche o arsenali.
Nell’agosto del 1944 Hitler, mentre gli americani avanzavano dalla Normandia, ordinò la distruzione dei principali monumenti cittadini e dei ponti che attraversavano la Senna. Il governatore Von Choltitz non eseguì tuttavia l’ordine e si arrese al nemico.

Dopoguerra e tempi recenti

Il 26 agosto del 1944 il generale Charles de Gaulle entrò in città accompagnato dalla folla plaudente. Il 27 ottobre 1946 presso l’Hotel de Ville fu proclamata la Quarta Repubblica di Francia.

Nel maggio 1968 fu organizzato dagli studenti universitari parigini un grande sciopero generale che partì dal Quartiere latino per diffondersi in tutta la Francia, paralizzata per qualche giorno.
La reazione del mondo accademico fu due anni più tardi la riorganizzazione della Sorbona che fu divisa in 13 università distribuite nell’intera regione di Parigi.

Negli anni ’70, dopo il trasferimento dei Les Halles, ossia i Mercati Generali, a Rungis, altre importanti opere pubbliche vennero realizzate. Mentre il centro storico fu riqualificato e destinato ad ospitare eventi culturali, si concepirono nuovi insediamenti abitativi e arterie stradali che avevano il compito di smaltire il traffico e l’affollamento proprio del centro.

Nel 1973 fu realizzato il nuovo raccordo stradale intorno alla città che fu chiamato Boulevard périphérique. Nel 1977 fu inaugurato il Centre Pompidou. Nel 1986 fu aperto il Museo d’Orsay.
Nel 1989 in occasione delle celebrazioni per i duecento anni della Rivoluzione, fu inaugurata la Piramide del Luovre. Lo stesso anno furono realizzate anche l’Arche de la Défense e l’Operà Bastille.

Negli anni novanta è stata realizzata la Bibliothèque Nationale de France. Nel 2003 è stato inaugurato il nuovo quartiere Rive Gauche, sorto attorno alla nuova Biblioteca.