San Sebastian
San Sebastian e la Semana Grande

Siamo partiti in sette con un furgone noleggiato. Destinazione: San Sebastian. Da Firenze siamo partiti a tarda notte con l’idea di fare un viaggio senza soste, alla fine ci siamo fermati solo perfare rifornimento per prenderci un caffè. La prima sosta è stata Tolosa, ci piaceva infatti l’idea di visitare la città. La cittadina era molto carina, l’abbiamo girata per bene anche se in poche ore e abbiamo incontrato un sacco di gente curiosa. Nonostante non fosse una metropoli era piena di gente che in centro cantava e ballava. Quattro di noi hanno deciso di mangiare al McDonald’s. Io ed altri due miei amici abbiamo invece deciso per un ristorantino francese. Hanno indovinato quelli che sono andati al McDonald’s. L’unica cosa accettabile era la cameriera che ci ha trattato con cortesia. Per il resto pasta scotta e carne gommosa. Non proprio il massimo della cucina francese! Senza dormire abbiamo lasciato Tolosa e siamo arrivati a San Sebastian all’inizio della mattina del giorno successivo. Ovviamente tutti e sette ci alternavamo alla guida in modo che ciascuno aveva la possibilità di riposarsi. In questo modo il viaggio è andato avanti senza problemi fino a destinazione. Abbiamo raggiunto il campeggio di San Sebastian, cioè il posto dove abbiamo alloggiato durante la nostra permanenza di 10 giorni nella città spagnola, e una volta lasciate le nostre cose e montata la tenda abbiamo riposato per qualche ora. Una volta svegli siamo subito partiti per un giro per la spiaggia.  L’idea era che per il pranzo, per il quale eravamo organizzati e avevamo portato con noi pasta a volontà e tante varietà di sughi pronti, saremmo rimasti in campeggio, mentre per la cena ci saremmo spostati in centro per mangiare in locali tipici.

Dopo esserci rilassati in spiaggia fino a tardo pomeriggio, siamo tornati in campeggio e ci siamo preparati per la nostra prima sera della Semana grande! Sì, la Semana grande, perché abbiamo scelto proprio il periodo di questo evento che si tiene ogni anno a cavallo di ferragosto. E’ una grandissima festa cui partecipano migliaia di giovani e adulti.
Ogni sera c’erano concerti, in alcuni punti c’erano gruppi giovanili, in altri si ballavano musiche tipiche. Si esibivano anche cantanti locali in vari generi. La città era piena di palchi e di fanfare. Inoltre tutti i pub e i vari locali erano aperti per tutta la notte. Il piatto che si trovava in ogni dove erano i pintxos, con i ripieni più svariati. Erano stuzzichini gustosi, tipo tapas, buonissimi. Non si può non assaggiarli se ci si reca da quelle parti!
Ogni sera ascoltavamo musica, ballavamo fino a tardi e poi giravamo per locali, ci riempievamo la pancia di pinxtos, bevevamo sangrilla e birra a go-go per poi tornare ad immergerci nella festa che sembrava senza fine.
In ogni locanda valeva la regola curiosa per cui chi gradiva il pasto servito doveva buttare sul pavimento il proprio tovagliolo. Più un locale aveva il pavimento pieno di carta e migliore era il cibo che lì si mangiava.
Dato che si facevano le ore piccole la mattina ci si svegliava tardi ma abbiamo comunque avuto tempo per girare la città e visitare i principali monumenti. Da non perdere la vista panoramica della città dal monte Urgull, la Cattedrale del Buen Pastor, lo Stadio municipale e le due spiagge, quella per i surfisti e quella turisti. Il giorno conclusivo della Semana Grande c’è l’evento tipico della gara di fuochi d’artificio. Uno spettacolo nello spettacolo.
La città e la mentalità basca ci è piaciuta molto. Andarci durante il ferragosto è un’esperienza senz’altro da consigliare.




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