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National Museum of Scotland

Zona

NEW TOWN
Chamber Street

Da non perdere

  • Edifici
  • Principali reperti
    Monymusk Reliquary
    St Ninian’s Isle Treasure
    Lewis chessmen (11 pezzi, gli altri sono conservati nel British Museum)
    Celtic brooches (Hunterston Brooch, etc.)
    Torrs Pony-cap and Horns
    Pictish stones (Hilton of Cadboll Stone, Woodwrae Stone, and Monifieth Sculptured Stones, etc.)
    Items from the Roman frontier (the Cramond Lioness, Newstead Helmet, etc.)
    Whitecleuch Chain
    Migdale Hoard
    Bute Mazer
    Sculptures by Sir Eduardo Paolozzi
    A Union Flag and Scottish Flag raised at the Battle of Culloden
    An early form of guillotine, called “The Maiden”
    The stuffed remains of Dolly the sheep
    Paintings by Margaret MacDonald
    Sculptures by Andy Goldsworthy
    A GE 950, the oldest colour television model in the world
    Captain Cook’s Shelton regulator clock.
    Replica of the tomb of Mary Queen of Scots
    Elton John’s extravagant suits
    Millennium Clock sculpture
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      Cronologia

    1780 Fu fondata la Società degli antiquari la cui collezione rappresentò il primo nucleo della collezione del National Museum of Antiquites
    1858 Il Museum of Antiquites of Scotland fu fondato a Queen Street
    1861 Iniziarono i lavori per la realizzazione dell’edificio a Chamber Strret che doveva contenere il Royal Museum, allora Industrial Museum
    1866 Fu inaugurata una parte dall’edificio, comprendente la Grand Gallery, alla presenza del Principe Alfred
    1888 Si conclusero i lavori e fu inaugurato il nuovo edificio dell’Industrial Museum
    1904 L’Industrial Museum cambiò nome in Museo Royal
    1975 Il 1 aprile al Royal Museum fu messo in scena un curioso Pesce d’aprile, con l’esposizione di una falsa specie di uccello.
    1985 Il Parlamento decise la fusione organizzativa dei due musei.
    1995 Il Royal Scottish Museum fu rinominato Royal Museum
    1998 La collezione del National Museum of Antiquites fu trasferita su Chambers Street, accando all’edificio del Royal Museum.
    2004 Si progettò la nascita di un unico museo che fondesse insieme il Museum of Antiquites e il Royal Museum.
    2006 Nacque il National Museum of Scotland.
    2008 Furono avviati lavori di ristrutturazione dell’edificio sede dell’ex Royal Museum.
    2011 Il 29 luglio fu riaperto l’edificio dell’ex Royal Museum con 16 gallerie e numerosi nuovi oggetti esposti.

      Descrizione

    Il National Museum of Scotland, letteralmente Museo nazionale della Scozia si trova su Chamber Street, vicino al George IV Bridge, ed è uno dei principali musei di Edimburgo.
    Esso è nato nel 2006, unendo due importanti musei collocati in due edifici vicini: il National Museum of Antiquites of Scotland, la cui collezione era relativa all’antichità, alla cultura e alla storia della Scozia e il Royal Museum, la cui collezione riguardava la scienza, la tecnologia, la storia naturale e le culture dei paesi del mondo. Il museo fa parte ufficialmente della rete museale denominata National Museums of Scotland.

    Edifici

    Il Museo si sviluppa attualmente in due edifici diversi collegati l’uno all’altro che in passato ospitavano i due distinti musei ed erano separati.
    Il Museo delle antichità fu fondato nel 1858 a Queen Street.
    Il Museo Royal fu realizzato qualche anno dopo. In realtà all’inizio esso fu denominato Industrial Museum. I lavori per la realizzazione dell’edificio che doveva contenerlo in Chamber Street iniziarono nel 1861 e si conclusero nel 1888. Nel 1904 il Museo cambiò denominazione divenendo Royal Scottish Museum e di nuovo nel 1995 Royal Museum. Il rapporto tra quest’ultimo museo e la Edimburgh University era particolarmente forte. Esisteva un ponte che collegava Il Royal Museum alla University’s Old College. Gli studenti spesso entravano nel museo e in un certo senso consideravano come loro i reperti. Il ponte venne chiuso con una muratura proprio per evitare intrusioni da parte degli studenti, i quali arrivarono al punto di trafugare il cibo destinato ad un ricevimento di dignitari locali che doveva tenersi all’interno del museo. Nel 1975, in occasione del Primo Aprile, gli organizzatori del Museo organizzarono una esposizione di un fantomatico uccello, presentato come un raro esemplare. In realtà si trattò di una scherzosa iniziativa.
    Già nel 1985 un Act of the Parliament prevedeva l’unione dal punto di vista organizzativo dei due musei, i quali però continuarono ad avere sede in strutture separate in Chamber Street e Queen Street. Dopo che si decise di utilizzare per la Scottish National Portrait Gallery l’edificio del National Museum of antiquites in Queen Street, nel 1998 la collezione di quest’ultimo fu trasferita nell’edificio accanto al Royal Museum, a cui fu collegato.
    Nel 2004 iniziò un piano per integrare strutturalmente i due musei e nel 2006 dalla loro unione è nato ufficialmente il National Museum of Scotland.

    Ex Museum of Scotland
    L’edificio che ospita le collezioni dell’ex Museo della Scozia fu completato e inaugurato nel 1998, pertanto è in stile moderno. L’architettura è controversa e il Principe Carlo si dimise dal ruolo di patron del museo per l’assenza di confronto sulla sua realizzazione. La sue forme sono geometriche e in gran parte fanno riferimento ad edifici tipici della storia scozzese quali i brochs, ossia tipiche costruzioni scozzesi dell’età del ferro, e i castelli. Anche il rivestimento in pietra arenaria dorata proveniente dalla regione Moray richiama alla Scozia.

    Ex Royal Museum
    Il Palazzo che ospita le collezioni dell’ex Royal Museum fu realizzato tra il 1861 e il 1888, anno della sua prima inaugurazione. Fu il Principe Alberto di Scozia a posare la prima pietra nel 1861, il Principe Alfred partecipò all’inaugurazione di una parte della struttura, compresa la Grand Gallery, nel 1866. I lavori si conclusero nel 1888. Il progetto fu del Capitano Francis Fowke, autore anche della Royal Albert Hall. L’esterno fu realizzato in stile rinascimentale veneziano. L’interno presenta due grandi sale. Quella principale detta Grand Gallery è particolarmente ampia e luminosa. L’altra ospita oggi la collezione di storia naturale e al suo soffitto sono appesi diversi elementi. Nei decenni successivi il museo si è ampliato sul retro con l’aggiunta di nuovi spazi espositivi fino ad arrivare al collegamento con il vicino Museum of Antiquites avvenuto nel 1998.

    Tra il 2008 e il 2011 è stato oggetto di un profondo intervento di recupero e ampliamento, oltre che di ridefinizione delle esposizioni, che ne ha tuttavia preservato lo stile vittoriano neoromanico originario. L’edificio è stato riaperto al pubblico il 29 luglio del 2011. Lo studio di Gareth Hoskins si occupò dei lavori. Fu realizzata una grande Entrance Hall di 1.400 mq circa con numerosi servizi per i visitatori. Il soffitto è a volta, mentre il pavimento è stato ribassato. Pur essendo un edificio storico attualmente all’interno sono presenti sia ascensori che scale mobili.

    Collezione

    La collezione del museo comprende le precedenti collezioni del Museo Nazionale di Antichità di Scozia e del Royal Museum, cui successivamente si sono aggiunti ulteriori importanti oggetti provenienti da tutto il mondo

    Si tratta della collezione più ricca di oggetti di epoca medievale e di reperti archeologici scozzesi. I temi presenti sono svariati, si va dalla storia naturale alla scienza, dalla geologia all’archeologia, dalla tecnologia all’arte.
    Per ciò che riguarda la collezione del Museo Nazionale delle antichità di Scozia il nucleo originario fu rappresentata dai numerosi reperti archeologici raccolti dalla Society of Antiquaries of Scotland, fondata nel 1780.
    La collezione del Royal Museum derivò invece dalla Edimburgh University.
    Nell’edificio dell’ex Museum of Antiquites gli oggetti sono esposti nelle sale seguendo un ordine cronologico, per cui il visitatore può ripercorrere la storia della Scozia dalla preistoria fino ai giorni nostri. Nel piano terra i periodi trattati vanno dalle origini all’Alto medioevo, nei piani superiori si sviluppano le epoche successive.

    Nella sede dell’ex Royal Museum, dopo l’intervento del 2011 sono state aperte ben 16 gallerie o spazi espositivi in cui sono esposti circa 8.000 pezzi che riguardano la storia naturale e le culture dei paesi del mondo.
    C’è una galleria sul Pacifico del Sud, sull’arte dell’Estremo oriente, sull’antico Egitto, sull’arte e l’Industria”, sulle arti decorative europee. La sala centrale, la Grand Gallery è divisa in diverse sezioni. Al centro è presente l’esposizione denominata “finestra sul mondo” comprendente circa 800 oggetti, alcuni dei quali di notevoli dimensioni. Ai lati c’è l’esposizione denominata “Discoveries”.
    Sul tetto dell’edificio sono esposte opere dello scultore Andy Goldsworthy.

    Principali reperti

    Numerosi sono gli oggetti interessanti da vedere.
    Monymusk Reliquary
    St Ninian’s Isle Treasure
    Lewis chessmen (11 pezzi, gli altri sono conservati nel British Museum)
    Celtic brooches (Hunterston Brooch, etc.)
    Torrs Pony-cap and Horns
    Pictish stones (Hilton of Cadboll Stone, Woodwrae Stone, and Monifieth Sculptured Stones, etc.)
    Items from the Roman frontier (the Cramond Lioness, Newstead Helmet, etc.)
    Whitecleuch Chain
    Migdale Hoard
    Bute Mazer
    Sculptures by Sir Eduardo Paolozzi
    A Union Flag and Scottish Flag raised at the Battle of Culloden
    An early form of guillotine, called “The Maiden”
    The stuffed remains of Dolly the sheep
    Paintings by Margaret MacDonald
    Sculptures by Andy Goldsworthy
    A GE 950, the oldest colour television model in the world
    Captain Cook’s Shelton regulator clock.
    Replica of the tomb of Mary Queen of Scots
    Elton John’s extravagant suits
    Millennium Clock sculpture