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New Town

Da non perdere

  • Edifici
  • Parchi
    1. Cronologia

    1766 A Gennaio fu indetto un concorso pubblico per la realizzazione della New Town nel mese di gennaio. Vinse il progetto dell’ architetto James Craig.
    1767 Fu avviato il progetto di Craig. I lavori iniziarono con la realizzazione della Thistle Court.
    1772 Fu costruito il North Bridge
    1819 Fu costruito il Regent Bridge, per agevolare il passaggio tra Princes Street e Calton Hill
    1820 Con gli ultimi interventi sulla Charlotte Square si completò la prima New Town.
    1830 Sull’area del Loch Nor, fu creata The Mound una collina di collegamento tra la Old Town
    Metà XIX sec. Alcuni edifici storici furono demoliti per far posto a nuovi locali commerciali. Tra questi la Bellevue House di Robert Adam.
    Fine XIX sec. Fu realizzato un tunnel ferroviario sottostante la New Town poi incorporato nella Stazione Waverley.
    1970 James Street fu demolita creare spazio al St James Shopping Centre

      Descrizione

    E’ la parte più moderna del centro storico di Edimburgo e centro della città. E’ stato dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità nel 1995. Si tratta infatti di un capolavoro di urbanistica.
    La New Town è stata realizzata tra il la fine del XVIII e la metà del XIX secolo e lo stile che la caratterizza è quello neoclassico e georgiano.

    La via principale è Princes Street, che insieme ai suoi giardini, separa la New Town dall’altra parte del centro storico, la Old Town.

    Già il sovrano Giacomo VII alla fine del XVII secolo aveva pensato di realizzare un nuovo quartiere oltre le mura della città. Il progetto rimase però irrealizzato per circa un secolo.

    In seguito allo sviluppo demografico del XVIII secolo divenne indispensabile la creazione di una zona residenziale che potesse ospitare i residenti al di fuori della cinta muraria cittadina. Ciò anche per frenare l’esodo di quanti potendoselo permettere si spostavano a Londra.

    Il Lord Provost George Drummond estese i confini del Royal Burgh fino a comprendere i campi a nord del Loch Nor che si iniziò a bonificare. Nel 1772 si realizzò nella zona il North Bridge per collegare il vecchio centro al nuovo.

    Per assegnare la realizzazione del progetto del nuovo quartiere fu indetto un concorso pubblico nel gennaio del 1766. Lo vinse il ventiseienne architetto scozzese James Craig. Il suo progetto prevedeva tre strade parallele principali, Prince Street, George Street e Queen Street che collegavano due grandi piazze poste all’estremità. Le tre strade principali dovevano poi essere tagliate perpendicolarmente da altre strade più strette e da altre due strade minori parallelamente in modo da formare una griglia. Tre strade diagonali partivano poi agli angoli estremi.

    Dato il periodo caratterizzato da un forte patriottismo, i nomi delle strade furono assegnati in modo da richiamare al Regno Unito. Alcuni pensarono addirittura di modificare il progetto inserendo una piazza circolare al centro del progetto in modo da richiamare la bandiera del Regno Unito. Quest’ultima modifica non fu però adottata.

    Si decise di chiamare le strade principali George Street in onore del sovrano allora in carica Giorgio III, Queen Street in onore di sua moglie e Princes Street, in onore dei figli.
    La strada a sud fu chiamata Princes dopo che lo stesso Re rifiutò l’idea di chiamarla St Giles, santo patrono della città, poiché temeva richiamasse il quartiere povero di Londra che aveva lo stesso nome.
    Alle Piazze si diede il nome di St Andrew Square e St George Square, in onore dell’Unione tra Inghilterra e Scozia. George Square cambiò poi nome in Charlotte per distinguerla dalla George Square dell’Old Town.
    La strada tra George Street e Queen Street fu chiamata Thistle Street, richiamando al simbolo nazionale della Scozia) e quella tra George Street e Princes Street Rose Street, in onore del simbolo inglese.
    La parte ovest di Thistle Street fu successivamente chiamata per metà Hill Street e per metà Young Street.
    Le strade perpendicolari furono chiamate Castle Street, per il Castello ben visibile da lì, Frederick Street, poiché Federico era il padre di Giorgio III e Hannover Street, dal nome della famiglia reale.

    Prima New Town

    Il progetto si avviò nel 1767 con la realizzazione di Thistle Court, nella parte est di Thistle Street.
    Rispetto alla versione di Craig l’evoluzione dei lavori subì delle variazioni. Ad esempio in George Street dovevano essere edificate due chiese, mentre il proprietario del terreno Sir Lawrence Dundas vi fece realizzare una villa palladiana come propria abitazione. Si tratta dell’edificio che attualmente ospita la Royal Bank. A parte alcune variazioni, lo schema sostanziale del progetto fu rispettato.

    I lavori terminarono nel 1820 con gli interventi edilizi a Charlotte Square dove fu realizzata la Bute House, ex residenza ufficiale del Segretario di Stato della Scozia e ora sede del Primo ministro della Scozia. Fu così completata la prima New Town, cui però seguì nei decenni successivi un ampliamento per l’aggiunta di nuovi quartieri residenziali e commerciali.
    Una volta realizzata la New Town vi si spostarono i cittadini più ricchi, che si insediarono in grandi case in stile georgiano ai lati di grandi strade.

    Seconda New Town

    Lo sviluppò della New Town portò ad una nuova New Town.
    Nella seconda New Town le case occupavano le zone est e ovest con “tenetements”, ossia palazzi con appartamenti a nord e sud. I negozi erano limitati di dimensioni, si sviluppavano su un piano ed erano limitati nelle strade a nord e sud. Presto tuttavia cominciarono a sorgere soprattutto sulla Princes Street grandi edifici commerciali.

    Inoltre il materiale di scavo creato durante la realizzazione della New Town servì per la realizzazione del The Mound, la collina artificiale sorta sull’area, in origine sede naturale del Loch Nor, che, completata nel 1830, collegò la Old Town con la New Town.

    Nonostante successivi ampliamenti e modifiche la gran parte di George Street, Queen Street, Thistle Street, Castle Street, Hanover Street e Frederick Street conservano il disegno originario e i loro edifici del XVIII secolo.

    Ampliamenti

    Tra gli ampliamenti più significativi ci furono la continuazione della Hanover Street con la nuova Dundas Street, l’ampliamento di Picardy Place, l’estensione di Princes Street con Shandwick Place, una estensione di Princes Street, lo sviluppo della zona nord-ovest con Ann Street da aprte del pittore Henry Raeburn.

    Con l’obiettivo di sviluppare verso la parte est la New Town, il Lord Provost, Sir John Marjoribanks fece costruire nel 1819 il Regent Bridge, che rese decisamente più agevole l’accesso da Princes Street a Calton Hill prima consentito solo con strade decisamente scomode.

    Alla fine del XIX secolo è stato realizzato anche un tunnel ferroviario sotto la New Town per mettere in collegamento Scotland Street con Canal Street, che successivamente è stata inglobato nella Stazione di Waverley. Il tunnel è stato successivamente chiuso e prima vi è sorta una coltivazione di funghi poi è stato usato come rifugio antiaereo durante la seconda guerra mondiale.

    Edifici

    La New Town si configura attualmente come importante centro culturale essendo attualmente sede di numerosi musei e istituti. Numerosi sono inoltre gli edifici pubblici e le attrazioni turistiche che ospita.

    Luoghi di interesse

    Bute House
    Royal Bank
    Scott Monument
    The Georgian House
    Edinburgh Playhouse Theatre
    Attic Salt

    Musei

    The Scottish National Gallery
    The Scottish National Portrait Gallery
    The Royal Scottish Academy Building
    Scottish National Gallery of Modern art
    Dean Village-The Dean Gallery
    Scotland People’s Family History Centre
    Museum on The Mound
    Museum Collections Centre
    The Edinburgh Dungeon
    Randolph Gallery
    The collective Gallery
    City Art Centre
    Hanover Fine Arts Gallery
    Fruitmarket Gallery

    Chiese

    St Mary’s Cathedral
    St John’S Church

    Alcuni edifici originari e strade sono andate distrutti. Tra gli edifici si può ricordare Bellevue House realizzata da Robert Adam nel 1775 in Drummond Place e demolita nel 1840. Tra le strade sono andate perse: James Street, demolita interamente per ospitare nel 1970 il St James Shopping Centre, contestato da molti perché considerato non coerente con l’architettura della New Town, e locali per lo Scottish Office oltre a Jamaica Street, realizzata nella seconda New Town.

    Parchi

    La zona conserva anche ampie zone verdi, particolarmente gradite e frequentate dai residente e dai turisti.
    Princes Street Gardens
    Queens Street Gardens
    Regent Gardens

    Tutela architettonica

    Il sito è tutelato dall’Unesco come patrimonio dell’umanità. Esiste anche un’associazione cittadina, The Cockburn Association, che è impegnata a promuovere la tutela architettonica della New Town.

    Shopping

    Lungo le principali strade ci sono numerosi negozi e centri commerciali. La New Town può essere infatti considerata la zona dello shopping di Edimburgo. Princes Street è la via più frequentata. In essa hanno sede numerose catene di negozi, brand importanti. Tra questi i grandi magazzini Jenners.
    Su George Street che anticamente era un centro finanziario ci sono numerosi bar, locali moderni. Su St Andrew Square è sorta la Multrees Walk, piena di centri di design.
    Un primo centro commerciale al coperto, il St James Shopping Centre, si trova al confine est della New Town, nella ex St James Street, mentre un secondo, il Princes si trova presso la Waverley Station.