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Arc de Triomphe – Arco di Trionfo

Zona

17.eme arrondissement
Place Charles de Gaulle
 

Fermate più vicine

Metro
Place Charles de Gaulle – Etoile (Linea 1, Linea 2, Linea 6)

RER
Charles de Gaulle (Linea A)

Autobus
Palce Charles de Gaulle (Linea 22, Linea 30, Linea 31, Linea 52, Linea 73, Linea 92)
 

Orari

1 Aprile-30 Settembre
dalle ore 10.00 alle ore 23.00
1 Ottobre-31 Marzo
dalle ore 10.00 alle ore 22.30

Chiuso nelle seguenti date: 1 Gennaio, 1 Maggio, 8 Maggio, 14 Luglio, 11 Novembre, 25 Dicembre
 

Da non perdere

  • Pilastri:
    Incisioni
    Sculture allegoriche
  • Tomba del Milite Ignoto
  • Terrazza
    1. Storia

    L’arco fu voluto da Napoleone Bonaparte che nel 1806, dopo la battaglia di Austerlitz, decise di dedicare al suo esercito un’opera che come gli antichi archi di trionfo romani, ne tramandasse la gloria.

    Il progetto fu di Jean Chalgrin e Louis Étienne Héricart de Thurye. La costruzione in stile neoclassico fu curata agli architetti Louis Robert Goust e Jean Nicolas Huyot.

    La costruzione del monumento durò 30 anni e fu inaugurato il 29 luglio del 1836 da Luigi Filippo I.
    Da allora l’arco è stato protagonista di alcuni dei momenti più importanti della storia della città ed ha ospitato sfilate o parate che hanno segnato in un modo o nell’altro le sorti della capitale francese.

    Il 15 Dicembre del 1840 sotto l’Arco passò il carro funebre che portava le ceneri di Napoleone, dopo la sua morte nell’Isola di Sant’Elena. Da allora esso ospitò il passaggio dei principali funerali di Stato e le spoglie di altri grandi personaggi parigini ebbero il privilegio di sfilare sotto l’Arco. Tra questi Victor Hugo nel 1885.

    Nel 1871 fu Von Bismark passò sotto l’arco insieme alle truppe prussiane dopo l’occupazione della città. Nel 1914 furono invece le truppe francesi che sfilarono sotto l’arco con gli alleati per festeggiare la vittoria della prima guerra mondiale.

    Anche in tempo di pace l’Arco continuò ad essere un simbolo cittadino e il 7 agosto del 1919 pilota Charles Godefroy con il suo aereo volò attraverso l’arco di trionfo.

    Durante il secondo conflitto mondiale, il 14 giugno del 1940 si ripeté la scena delle truppe tedesche che sfilano sotto l’arco dopo aver conquistato Parigi. Il 24 agosto del 1944 saranno però i partigiani francesi a festeggiare la liberazione della città attraversando l’arco.

    Nel maggio del 1968 esso fu protagonista della contestazione popolare contro il governo, ospitando prima il corteo studentesco partito dal Quartiere Latino e alcune settimane più tardi la sfilata dei sostenitori di De Gaulle.

    Nel 1975 la celebre corsa ciclistica nota come Tour de France si concluse sotto l’Arco e da allora ogni anno la conclusione dell’evento sportivo si ripete nello stesso modo.

    In tempi più recenti va ricordato il passaggio sotto l’arco della grande Bastille Day Military Parade, il 14 luglio 1985.

      Descrizione

    L’Arco di Trionfo, il cui nome ufficiale in francese è Arc de Triomphe de la place Charles de Gaulle, insieme alla Tour Eiffel, è il simbolo di Parigi e più di ogni altro monumento ne incarna la grandezza dell’età napoleonica.
    Esso è collocato all’inizio dell’Avenue des Champs Élysées, al centro della piazza oggi denominata Place de Charles De Gaulle, un tempo nota come Place de l’Etoile, Piazza della stella, per la particolare forma della piazza punto di congiunzione di 12 Boulevard.

    Di esso si ha una bellissima visuale da Place de la Concorde. Per raggiungerlo, piuttosto che attraversare Place Charles de Gaulle, particolarmente trafficata, è preferibile percorrere il viale dei Campi Elisi. In questo modo sarà particolarmente suggestivo l’avvicinamento all’opera monumentale.

    L’arco è alto 50 metri, è largo 45 metri e profondo 22 metri. A lungo, per 146 anni, è stato l’arco di trionfo più grande del mondo, superato solo nel 1982 da quello di Pyongyang in Corea del Nord.

    Pilastri

    L’Arco poggia su quattro grandi pilastri ognuno dei quali all’interno presenta 10 colonne che sorreggono archetti con volte a cassettoni nella parte superiore:

    Pilastro Nord, tra Avenue de la Grande Armée e Avenue de Wagram
    Pilastro Est, tra Avenue des Champs Élysées e Avenue de Wagram
    Pilastro Sud, tra Avenue des Champs Élysées e Avenue Kléber
    Pilastro Ovest, tra la Avenue de la Grande Armée e Avenue Kléber

    Sculture allegoriche

    Alla base dei quattro pilastri, verso l’esterno sono presenti altrettanti altorilievi allegorici.
    Il trionfo del 1810, opera di Jean-Pierre Cortot
    La Resistenza di Antoine Etex
    La Pace anch’essa di Antoine Etex
    La partenza dei volontari del ’92 detta La Marseillaise realizzata da Francois Rude. Intorno a quest’ultima si racconta un aneddoto per cui il giorno in cui nel 1916 iniziò la Battaglia di Verdun sarebbe stata danneggiata. La spada della cultura si frantumò ma i pezzi furono nascosti per evitare lo scoramento tra i francesi che avrebbero potuto dare alla cosa il significato di un presagio funesto.

    Incisioni

    Sulle pareti interne, alla base dei pilastri, sono incisi i nomi di 660 militari che servirono l’esercito durante la Rivoluzione e il Primo Impero francese. Tra questi sono presenti i nominativi di 558 generali. Molti dei nomi sono sottolineati per ricordare il fatto che morirono combattendo per la patria.

    Pilastro Nord
    165 nomi relativi alle Armees du Nord, des Ardennes, de La Moselle, du Rhin, de Sambre et Meuse, de Rhin et Moselle, de Hollande, de Hanovre.

    Pilastro Est
    164 nomi relativi alle Armees du Danube, d’Helvetie, des Grisons, des Alpes, du Var, d’Italie, de Rome, de Naples.

    Pilastro Sud
    166 nomi relativi alle Armees de Dalmatie, d’Egypte, d’Espagne, de Portugal, d’Andalousie, d’Arragon, de Catalogne, du Midi.

    Pilastro Ovest
    165 nomi relativi alle Armees des Pyrenees Orales, des Pyrenees Ocales, de l’Ouest, de Reserve, du Camp de Boulogne, Grande Armee
    Sono anche riportate le grandi battaglie vinte dagli eserciti napoleonici. In particolare sono presenti le targhe commemorative come quella dedicata alla riconquista del 1918 delle regioni dell’Alsazia e della Lorena e quella dedicata all’esercito che combattè eroicamente in difesa della Francia all’inizio della Seconda guerra mondiale.

    Tomba del Milite Ignoto

    Sempre alla base dell’arco si trova la tomba del Milite Ignoto della Prima Guerra Mondiale realizzata nel 1920. Il monumento, realizzato per ricordare i soldati morti durante la prima guerra mondiale e mai identificati, dal 1945 è dedicata anche alla memoria dei caduti durante il secondo conflitto mondiale. Ogni anno, l’11 novembre davanti al monumento ha luogo una cerimonia che celebra l’armistizio tra Francia e Germania nel 1918.
    La tomba del Milite ignoto è custodita da una fiamma perennemente accesa. Dal 1923, ogni giorno, alle 18.30, si tiene una cerimonia organizzata dall’Associazione “La Flamme sous l’Arc de Triomphe” con la quale ex combattenti o parenti di soldati caduti ravvivano la fiamma affinché rimanga sempre accesa.

    La terrazza

    Attraverso le scale è possibile salire in cima al monumento. Dal terrazzo dell’Arco si gode, di una splendida vista sui Campi Elisi, sulla Piazza sottostante e sui dodici grandi viali che da essa partono come lunghi raggi.