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Palazzo dei Normanni

 
Il Palazzo dei Normanni è uno dei siti monumentali più visitati della Sicilia, grazie anche alla presenza al suo interno della splendida Cappella Palatina. E’ stata la sede dei sovrani siciliani e degli imperatori Federico II e Corrado IV.
Questo maestoso edificio, un tempo denominato Palazzo Reale, è la più antica residenza reale in Europa e attualmente ospita l’Assemblea regionale della Sicilia.

 

Zona

Piazza Indipendenza
 

Orari

Da lunedì a sabato: dalle ore 8.15 alle ore 17.40 (ultimo ingresso alle ore 17.00)
Domenica e festivi: dalle ore 8.15 alle ore 13.00 (ultimo ingresso alle ore 12.15)
Il 24/12 e 31/12 se non festivi: dalle ore 8.15 alle ore 13.00 (ultimo ingresso alle ore 12.15)
 
Chiusura
25/12 e 1/1

L’accesso alla cappella Palatina non è possibile la domenica e nelle feste comandate dalle ore 9.45 alle ore 11.15 per consentire lo svolgimento delle funzioni religiose.

L’accesso agli appartamenti reali non è possibile durante le riunioni dell’Assemblea regionale siciliana.
 

Biglietti

Da martedì a giovedì
Intero: € 8,50
Ridotto per ragazzi UE da 18 a 25 anni e per docenti UE: € 6,50

Lunedì, da venerdì a domenica e festivi (Non è possibile la visita agli appartamenti reali)
Intero: € 7,00
Ridotto per ragazzi UE da 18 a 25 anni e per docenti UE: € 5,00

Ingresso sempre gratuito per i cittadini UE fino a 18 anni, docenti UE di facoltà di architettura, conservazione di beni culturali, scienze della formazione e lettere e filosofia, docenti UE di Accademie di belli arti, guide turistiche UE, interpreti UE, disabili, personale del Ministero dei Beni culturali, membri ICOM, giornalisti, Ispettori dei Beni culturali e militari.
Ingresso gratuito per gruppi di studenti UE con accompagnatore e prenotazione effettuata via fax al numero 0916262962 o all’indirizzo e-mail: fondazione@federicosecondo.org
 

    Storia

Il Palazzo si trova in posizione elevata rispetto al centro storico cittadino poiché fu realizzato nell’area oggetto del primo insediamento punico. La struttura originaria, il Qasr arabo, fu edificato nel IX secolo.

Con la dominazione normanna il Castello realizzato dagli arabi cambiò forma divenendo un complesso articolato con torri, portici e giardini. Al suo interno erano presenti anche laboratori orafi e tessili. Venne inoltre previsto un corridoio di collegamento con la Cattedrale.

Nel 1132 Ruggero II dispose la realizzazione della Cappella Palatina.
Nella fase successiva il Palazzo perse il suo ruolo di sede stabile dei sovrani, sebbene durante la dominazione degli Svevi esso continuò ad ospitare le attività amministrative Regno e ad ospitò la Scuola poetica siciliana, nata presso la corte del re.

Esso, perso un ruolo centrale con le dominazioni angioine e degli Aragonesi, tornò ad avere una funzione primaria nel governo del Regno con l’avvento dei viceré spagnoli che nella seconda metà del 1500 vi insediarono la propria residenza e diedero il via ad importanti lavori di sistemazione soprattutto in chiave difensiva.

I Borbone fecero realizzare nuove sale di rappresentanza e ristrutturarono la Sala d’Ercole.

Nel 1947 il Palazzo è diventato sede dell’Assemblea Regionale Siciliana.
Esso ospita anche l’Osservatorio astronomico “Giuseppe S. Vaiana” e nell’’ala ovest il distretto militare dell’esercito italiano. Attualmente alcuni servizi turistici all’interno del Palazzo sono gestiti dalla Fondazione Federico II.

    Descrizione

L’ingresso per i turisti si trova su Piazza Indipendenza, sebbene l’accesso principale del Palazzo si trovi in Piazza Parlamento.
Le due torri principali sono la Torre Pisana che ospita la stanza del Tesoro e la stanza di re Ruggero e la Torre della Gioaria al cui interno si trovano la sala degli Armigeri e salendo al piano superiore il “Piano parlamentare”.

All’interno del Palazzo si trovano oltre alla splendida Cappella Palatina, , la sala dei Venti, la Sala d’Ercole, in cui si riunisce l’Assemblea regionale siciliana, la Sala Gialla e la Sala dei Viceré.
Dalle varie sale si accede alla cripta mediante due scale laterali. La cripta consiste in una chiesa di influenza bizantina che presenta un vano a pianta quadrata, suddiviso da due colonne di pietra, con una abside centrale e da due più piccole absidi laterali.

Cappella Palatina

Si trova al primo piano del Palazzo. Si tratta di una basilica realizzata da Ruggero II perché fosse la Chiesa ufficiale della famiglia reale. Essa fu consacrata dallo stesso sovrano il 28 aprile 1140 a San Pietro Apostolo.
Essa rappresenta uno straordinario esempio di mescolanza di diversi stili espressioni di culture apparentemente molto diverse fra di loro, quella latina, quella bizantina e quella musulmana.
L’interno è composto da in tre navate, divise da colonne in granito e marmo su cui poggiano archi ogivali. Un’ampia cupola sovrasta le tre absidi e presenta una ricca decorazione in mosaici bizantini, i più antichi risalenti al XII secolo, che peraltro si ripropongono anche nel transetto e nelle absidi. Le scene raffigurate riguardano il Cristo Pantocratore, figure di Santi e l’Antico Testamento.
La cupola così come il campanile all’inizio erano ben visibili dall’esterno, successivamente però furono incorporate alla struttura del Palazzo.
Il soffitto che copre la navata centrale e le travi sovrastanti le altre navate sono in legno e presentano decorazioni fatte di pitture e intagli. Queste ultime sono in stile arabo e raffigurano animali e scene di vita di corte. La particolarità di queste rappresentazioni è che è l’unico esempio di raffigurazioni umane in stile arabo realizzate in un luogo di culto.
Nel 2002 la struttura è stata danneggiata da un terremoto e si è resa necessaria un’importante opera di restauro finanziata dal mecenate tedesco Reinold Wurth e terminata nell’estate del 2008.

Stanza del Re Ruggero

Si trova all’interno della Torre Pisana. L’elemento che la caratterizza è la ricca decorazione dei dei mosaici del XII in cui sono rappresentate scene di caccia, animali e ambienti naturali. E’ evidente nelle raffigurazioni l’influenza bizantina.
Nella volta realizzata durante il regno di Federico II è presente l’aquila simbolo della dinastia Sveva.