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    Cucina inglese

Nonostante alcune sue peculiarità, la cucina inglese non gode di buona reputazione. In effetti la reputazione del cibo inglese considerato come di scarsa qualità è da legare al fatto che già nel XVIII secolo l’Inghilterra fu interessata, per prima e in maniera più consistente, dalla rivoluzione industriale.

Origini ed evoluzione

Conseguenza dell’avvento dell’industria fu l’abbandono dei campi e la scarsa attenzione per i pasti. Questi ultimi, peraltro, spesso preparati a casa al termine di una dura giornata di lavoro. Da qui deriva il termine “carne e due ortaggi”, con cui ancora oggi si è soliti definire la cucina inglese.
Nacque allora il cibo cosiddetto “take-away”, cioè cibo da asporto e successivamente, in tempi più recenti, cominciò a diffondersi il fast food.
Ancora oggi i piatti legati a questo modo veloce di cucinare e mangiare sono diversi: il cibo veloce per eccellenza è il “fish and chips”, cioè pesce fritto con patatine fritte, il purè di piselli e di patate e la torta con carne di manzo. A questi piatti si sono aggiunti quelli di derivazione straniera, frutto dell’influenza di nuove culture culinarie come quella indiana o cinese.
Sono diffusi anche il cosiddetto “chicken tikka masala” di ispirazione indiana e il pollo al limone di origine cinese. Numerosi i locali che vendono kebab, hamburger o pollo fritto.
Con l’ondata migratoria del dopoguerra la cucina inglese si è arricchita di piatti provenienti anche da altri paesi europei. In questo senso un contributo importante è venuto dalla cucina italiana con la pasta e la pizza, divenuti anche in Gran Bretagna piatti immancabili per i menù di ristoranti e locali pubblici.

Verso una cucina di maggiore qualità

Negli ultimi tempi l’attenzione degli inglesi per il cibo è cresciuto enormemente e anche l’attenzione per la qualità è diventata una costante di molti ristoranti che cercano di offrire ai turisti stranieri piatti invitanti e gustosi.
A dimostrazione della diversa attenzione per la cucina di qualità basti pensare in passato a Londra e in Gran Bretagna esistevano numerose Public House, ossia locali di basso livello dove si poteva acquistare cibo a poco prezzo. La stragrande maggioranza di queste sono state trasformate in locali di livello superiore. Molte di queste oggi sono “gastropub”, cioè pub dove si possono anche mangiare pasti completi.

Cucina tradizionale

In parte si è mantenuta nel tempo la cucina tradizionale, come alternativa slow ai pasti consumati velocemente. Così nelle zone di campagna e nella case delle famiglie benestanti ogni settimana ha luogo il tradizionale rito del pranzo domenicale. Esso comprende generalmente un piatto di arrosto, il Sunday Roast, a base di manzo, maiale, pecora o pollo accompagnato da verdure e se la carne è di manzo dallo Yorkshire Pudding, una torta salata preparata al forno.

Per gli inglesi un pasto fondamentale è rappresentato dalla colazione, di solito molto ricca e abbondante con carne, insaccati, uova e formaggi.

Tra i piatti a base di carne si consuma anche il tacchino, tipico del Natale, e la selvaggina, appannaggio delle famiglie più ricche.

Tra i dolci molto diffusi i budini con crema inglese o il dolce al rabarbaro o la cosiddetta butterfly cake. Essi sono usati per concludere il pasto ma non è raro che nei pasti degli inglese siano seguiti da formaggi o salatini.

Di solito i pasti sono accompagnati da vino nel caso di eventi situazioni informali o da birra negli altri casi.

Una tradizione irrinunciabile per gli inglesi è rappresentata dal tè del pomeriggio. Il tè consumato in grande quantità dagli inglesi, anche durante i pasti, con biscotti ma anche sandwiches o tipici scones. Una salsa molto diffusa per condire i sandwiches è la marmite, una crema salata e forte.

Il tè è per gli inglesi l’equivalente del caffè per gli italiani. Quest’ultimo in Inghilterra è consumato generalmente lungo e con latte, anche se sono presenti espresso e cappuccino.

E’ da sottolineare che in Gran Bretagna ci sono moltissimi vegetariani. Il fenomeno si è fortemente ampliato soprattutto dopo la diffusione del morbo della mucca pazza che si sviluppato proprio dal paese anglosassone ed ha spinto molti ad evitare il consumo di carne rossa.

Piatti tipici

Full Breakfast

Si tratta della tipica colazione inglese, presente in tutti i locali del Regno Unito e molto abbondante. Essa comprende uova che possono essere sode, all’occhio di bue, strapazzate o affogate, strisce di pancetta affumicata, salcicce di vario tipo, pomodori, funghi cotti, piccoli fagioli con salsa di pomodoro e toast.
Esiste anche una versione dolce che prevede toast con burro, margarina e marmellata generalmente agli agrumi, latte e cereali, biscotti e pancake (frittelle dolce) con scriroppo d’acero.
Durante questo pasto mattutino gli inglesi usano il “breakfast tè”, un tipo particolare di tè usato appositamente per la colazione, ma anche il latte, il caffè o il succo di arancia.
L’origine dell’attenzione inglese per la colazione risale al medioevo, ai tempi in cui i contadini avevano bisogno di un pasto energetico prima di andare a lavorare nei campi. Ancora in età vittoriana essa prevedeva ben cinque pietanze.

Sunday Roast

Il nome letteralmente significa arrosto della domenica poiché in genere esso viene preparato nelle case inglesi per il pranzo o la cena della domenica. Per questo esso è noto anche con il nome di Sunday Lunch o Sunday Dinner. La tradizione risale all’epoca della Rivoluzione industriale quando nei giorni di festa le famiglie si radunavano dopo la santa messa per mangiare eccezionalmente carne.
Esso consiste in un piatto di carne con patate arrosto e verdure, condito con salse. La carne può essere di manzo, maiale, pecora, ma anche pollo, oca, anatra o tacchino.
A seconda del tipo di carne usata il piatto assume una diversa denominazione ed è accompagnata da diversi condimenti. Il roast beef è con carne di manzo ed è servita generalmente con lo Yorkshire Pudding, il roast pork con carne di maiale è condito con salse alla cipolla, il roast lamb è con carne di pecora con salsa alla menta, il roast chicken è servito con salsa di ribes.

Yorkshire pudding

Si tratta di una torta salata preparata al forno. Il nome deriva dal fatto che in origine era diffusa nella regione inglese dello Yorkshire. Di solito è servito insieme al roast beef.
 
 
 
 
 
 

Christmas pudding

Si tratta del più diffuso dolce natalizio inglese. E’ noto anche come plum pudding e viene mangiato il giorno di Natale. Viene preparato con un impasto fatto con uova e con frutta candita, mandorle e spezie. Al tutto viene aggiunto del rum. Il piatto è servito flambé, con un agrifoglio come decorazione.

Scones

Questi dolci sono di origine scozzese anche se il nome deriva dal termine olandese “schonbrood”. Sono prodotti alimentari antichissimi visto che se ne parla addirittura in una poesia del 1513. Sono molto simili alle tradizionali brioche ma rispetto ad essi sono meno dolci. Oltre al tipo classico, esistono delle varianti con pezzi di cioccolato, uvetta e mirtilli. Se ne trovano che di salati. Sono buonissimi se farciti con burro, marmellata o miele. Vengono spesso usati insieme al tè.

Marmite

E’ una crema che può essere spalmata su toast. Essa deriva dall’estratto di lievito. E’ di colore marrone scuro e si presenta appiccicosa e con un odore inconfondibile. Anche il sapore è piuttosto forte. Di solito si trova nei supermercati in barattoli.

Bevande

Gli inglesi bevono vino solo nelle occasioni informali. Peraltro il vino preferito è quello importato visto che quello della Gran Bretagna non è considerato di grande qualità.

La birra è la grande protagonista oltre che dei banchi dei pubs anche delle tavole delle case. La birra della Gran Bretagna è amara e di solito essa viene preferita a quella chiara. Sono ovviamente consumate birre anche di altri paesi, in particolare della Repubblica ceca e della vicina Irlanda.

Tra gli alcool più diffusi troviamo il whisky e il gin.